MOTOR BIKE EXPO 2023

MOTOR BIKE EXPO 2023

Si chiude l’edizione 2023 di MBE con un successo di critica e pubblico, è stata un’autentica festa per tutti gli appassionati delle due ruote e una vera e propria boccata d’ossigeno per gli espositori, che questo sia di buon auspicio per la stagione motociclistica ormai alle porte.

15° MOTOR BIKE EXPO – 27/29 gennaio 2023 Verona

Nel 2020 il record di visitatori, poi il buio della pandemia. Nel 2021 una special edition estiva che non aveva convinto tutti, anche in relazione al periodo non propriamente ottimale per una fiera indoor, quella del 2022 con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che falcidiò parecchi espositori proprio alla vigilia della fiera a causa della recrudescenza del virus. E storia di ieri.
Oggi Motor Bike Expo, giunto alla sua quindicesima edizione a Verona, è tornato alla grande, più vivo che mai. Merito di chi ci ha creduto: organizzatori in primis, espositori e pubblico che si è riversato come un fiume in piena nei sette padiglioni al coperto di Verona Fiera, tre dei quali di competenza del Custom District, l’area tematica dedicata alla personalizzazione e a tutto quello che concerne la filosofia bikers per eccellenza, quella a noi più cara.
Nel primo padiglione il bike show della rivista LowRide, alcuni car club; Portoricano da Roma, i 50’s Brothers e i Rumblers e il primo blocco di officine specializzate: Boccin Custom Cycles in cui tra le tante novità spicca uno splendido Panhead del 49 arrivato nell’officina di Eraclea completamente a pezzi in uno scatolone che è stato completamente rifatto fino all’ultimo bullone, Stile Ostile di Giovanni Barra rielabora in stile Bobber un moderno Twin Cam Softail Springer Classic del 2006. Radikal Design di Andrea Radaelli con una BMW R18 stratosferica, “Magnifica” realizzata nel 2022 ma che solo oggi dopo varie esposizioni all’estero possiamo ammirare di persona in tutta la sua interezza e complessità.
Un altro progetto partorito tre anni fa è quello di Matteo Fustinoni di Hazard la Ghisarama, ostacolato dalla pandemia il progetto della special era rimasto al palo, ritrovato l’entusiasmo iniziale Matteo decide quest’anno di dare il tocco finale all’opera ed il risultato è davvero strabiliante. Due carburatori doppio corpo su meccanica H-D, carena in alluminio battuta a mano impreziosita da Davide Aresi con inserti in legno di Mogano quale tributo al glorioso motoscafo Riva Aquarama tra i cui acquirenti figura Ferruccio Lamborghini che pretese di far montare due motori da 12 cilindri della Lamborghini Miura. Matteo torna a casa con la prestigiosa vittoria nel MBE AWARD; una giuria composta tra gli altri da Fred Krugger, Zach Ness, Jeff Holt e Yaniv Evan di Power Plant e si aggiudica oltre all’anello commemorativo KING of CUSTOM dei 15 anni di MBE realizzato da Silverbone Gioielli, un motore bicilindrico del valore di 10.000 euro offerto dalla Custom Chrome.

Un esordiente che ha preso con forza il largo è decisamente Roberto Caputo di RCK Roll & Chop a Verona presenta la bellezza di cinque special appena ultimate tra cui una chicana, un club style, due old school e una performance bagger, che dimostrano l’eccletticità di Roberto. Anche per lui ci sono stati importanti riconoscimenti nel Bike Show ufficiale del MBE.
Boman Kustom Bike del compianto Silvio Bonaudi presenta un Dyna che si aggiudica il Club Style Contest che i ragazzi di Punta Bagna promuovono in fiera. La moto è un fantastico Dyna di proprietà di Robert presidente di HAMC Cuneo la cui parte grafica è stata realizzata da Cisko mentre sulla parte meccanica si è adoperato Demetrio Piccolo di DMC TOYS 4 MEN. Da segnalare l’opera dell’artista Mario Leuci realizzata durante la manifestazione a ricordo di Silvio. Secondo posto nel Club Style Contest per Boccin con il suo pan del ’49 che si aggiudica anche il premio MAGAZINE AWARD indetto dalle riviste specializzate.
Burning Road di Roberto Rocco di Lodi presenta un’elegante Chicana e una Head Banger ulteriormente personalizzata. Abnormal Cycles spiazza tutti con una brucia-semafori con motore H-D Screaming Eagle da 120 inc. vinto al mondiale nel 2010, la moto è completamente realizzata da zero, dal telaio alla carrozzeria in alluminio e ruote Jonich Wheels, per poi tornare sul suo genere preferito. Una H-D FHCA del ’29, non si tratta di un restauro come potrebbe banalmente sembrare, ma la realizzazione di una vera e propria special. Si tratterebbe del primo twin cam della Mo.Co. un propulsore in grado di sviluppare 65cv commissionato a Samuele Reali da dei grandi appassionati quali sono i ragazzi di Patina Garage.
Nel padiglione 1 trovano spazio anche i ragazzi del Duecilindri Blog che presentano in anteprima il logo della nuova locandina e le anticipazioni su quella che sarà la prossima edizione di Sporty Meeting che si terrà come sempre a Grazzano Visconti a metà giugno. La crew di Ethernal City promuove una lotteria in cui un fortunato vincitore si aggiudicherà un chopperino su base H-D Sportster realizzato da Moto Officina Marinelli.
Una menzione particolare merita DMC TOYS 4 MEN di Demetrio Piccolo, la sua Arcadia, un chopper con motore early-shovel 1200 cc del ’68 interamente realizzato mano su cui Cisko Airbrush ha dato il suo sapiente tocco artistico con una parte grafica incredibile, tra le altre cose nel serbatoio un inserto in resina con una lavorazione inedita e originale messa a punto da Demetrio. Arcadia si aggiudica il Best of Show nel contest ufficiale della rivista LowRide.

Nel padiglione 2 un altro gruppo di preparatori di primo piano. Carlo Colombo di Asso Special Bike presenta una performance bagger su base Road Glide di cui è rimasto veramente ben poco dell’originale stock, una parte del telaio e del motore, tutta la componentistica su questa special è di altissimo livello, carrozzeria in carbonio e ciclistica da moto GP. L’altra special è una moto anche in questo caso un classico di ASB; compressore volumetrico, avantreno in alluminio ricavato dal pieno su una forcella mono braccio, un dragster da lago salato.
Chi invece rincorre appunto il sogno di correre per la seconda volta a Bonneville è Damiano Caputo Roncaglioni, la sua Baba Jaga realizzata dall’officina bresciana Gallery Motorcycles ha quello scopo. Carrozzeria interamente in alluminio, propulsore S&S da 1.800 cc passato sotto le sapienti cure del Dott.Pilosio, un autentico luminare sulla preparazione dei motori, verniciatura Dox Design e accessoristica fornita dalle migliori aziende del settore.
Sempre in tema di velocità la concessionaria BMW Aurelia di Leonardo “Vikingo” Ceccanti ritorna a Verona con un altro prototipo su base BMW R18 in stile dragster, l’insolita livrea è opera di Gianfranco Filippini di Kustom Drink Paint.
Uno tra gli stand più ammirati del padiglione 2 è senza dubbio quello di Bertolini Dream Custom, tra cui spicca la Merylin, vincitrice della categoria Best Paint a Rombo di Tuono 2022 e una Springer del ‘91 interamente rivista da Giampietro Bertolini che è stata premiata tra le top twenty di LowRide e altre moto di notevole interesse. Da Giampietro ogni appassionato che si rispetti ci lascia il cuore.
Niko Colonna di Niko Bikes è ormai proiettato nello star sistem custom, dopo la Alex Dream 2021, Polimar 2022 ora è la volta di R-Evolution che si aggiudica il premio best chopper nel bike show di LowRide. Telaio rigido, realizzazione grafica di Mario Cocettini e tanta passione di Niko e papà Luigi fanno il resto.
MC Cycles da Treviso da una reinterpretazione retrò ad un bel softail 1340 che si piazza tra le top twenty del Bike Show.
Una moto che secondo me avrebbe meritato un posto nel Bike Show è il BMW RS 100 dell’80 di Verner Motorcycles di Udine, davvero non mi spiego come possa essere sfuggita ai giudici. Devil’s Garage si toglie un’altra bella soddisfazione esplorando l’universo chicano, lo fa alla grande con una special su base H-D Softail de Luxe del 2008, tanto lavoro su carrozzeria e ciclistica e un’originale lavorazione estetica sui cilindri del propulsore.

Per finire non potevano mancare le belle special di PDF (Punto di Fuga), come sempre Stefano Martinelli ama riportare e reinterpretare moto dal passato glorioso, a MBE 2023 presenta un’interessante BSA 500 cc del ’31 nello stile che più predilige, il Boardtracker, motore e telaio originali, ovviamente rivisti e restaurati pur lasciando la sua patina originale del tempo, forcella anteriore di una BMW del 1930 e un particolare tipo di scarico hand made PDF in stile racer.
Tra gli stand da segnalare anche quello di 70’s Helmet, Fabrizio Caoduro, il più appariscente con oltre 750 caschi in esposizione, con la parte grafica una diversa da un altro. Si aggiudicano il premio Best Paint su un’Electra da loro realizzata.
Harley-Davidson Italia ritorna a MBE e lo fa in grande stile in occasione del 120° con un mega stand con le novità 2023. Dei grandi cataloghi after market i tre big sono presenti in fiera: Zodiac, Custom Chrome e Motorcycles Storehouse, inoltre da segnalare il quartier generale riservato alle aziende americane tra le quali la gloriosa Arlen Ness; il progetto del momento V-Twin Visionary by Jeff Holt; i lubrificanti di AMSOIL; il customizer californiano Power Plant; gli accessori per caschi Lexin Motorcycle; l’autorevole rivista Choppers Magazine; da Los Angeles l’azienda specializzata in luci ed accessori elettrici Cali Raised Moto; dal Canada gli accessori e l’abbigliamento di Original Garage; Moto Atlas Throttle Lock: produttore di un cruise control universale; e non ultimo Kraus Motor Co., brand di componenti performanti, partner ufficiale di Motor Bike Expo.
Si chiude l’edizione 2023 di MBE con un successo di critica e pubblico, è stata un’autentica festa per tutti gli appassionati delle due ruote e una vera e propria boccata d’ossigeno per gli espositori, che questo sia di buon auspicio per la stagione motociclistica ormai alle porte.


Testo e foto: Corrado (Rombo di Tuono)

 

MODESTO by GALLERY MOTORCYCLES

MODESTO by GALLERY MOTORCYCLES

Il tempo per realizzare questa bellissima special è stato di quattro mesi. La “Modesto” sta riscuotendo notevoli risultati in tutti i concorsi in cui ha partecipato.

Mirko Perugini boss di Gallery Motorcycles da diversi anni si sta specializzando in full custom partendo da meccaniche arcaiche su cui con abilità sartoriale riesce a confezionare degli abiti su misura di notevole bellezza.
“Modesto”, questo è il nome dell’ultima realizzazione, ruota intorno ad un motore H-D Flathead 750 cc del ’46, propulsore che è stato ovviamente smontato e ricondizionato in ogni suo minimo particolare, a cui sono state aggiunte delle camme WLR. L’alimentazione è assicurata da un carburatore dell’Orto. La trasmissione primaria scoperta è a doppia cinghia, il cambio a tre marce è a mano.
Il telaio è rimasto quello originale mentre sull’anteriore fa bella mostra una forcella completamente disegnata e realizzata da Gallery Motorcycles. La carrozzeria minimalista comprende un parafango posteriore hand made e un serbatoio sdoppiato che contiene benzina e olio e trova spazio anche la batteria e l’impianto elettrico.

Il serbatoio in particolare è impreziosito da un inserto in legno pregiato, realizzato da un caro amico Paolo Leali, esperto in questo genere di lavorazioni. Sul serbatoio non si può non notare le pompe idrauliche dell’impianto frenante, sia anteriore che posteriore, azionate da delle leve della Kustom Tech. Un’altra chicca della Modesto sono senz’altro le pinze Rebuffini collocate sulla parte centrale del mozzo dei cerchi JoNich, proprio in mezzo ai raggi.
I comandi a pedale sono Rebuffini e la sella del guru Luca Ronzoni che poggia su dei meccanismi realizzati da Gallery. La verniciatura è opera di Spray Art in un verde acqua molto bello e particolare, nel servizio fotografico non compare ma il cupolino del faro, anch’esso hand made, ha attualmente una nuova grafica e anch’esso riporta una ghiera in legno sempre opera di Paolo Leali. Tutte le parti accessoristiche e infrastrutturali della moto sono state realizzate in casa da Gallery.
Il tempo per realizzare questa bellissima special è stato di quattro mesi. La “Modesto” sta riscuotendo notevoli risultati in tutti i concorsi in cui ha partecipato.

Testo (Corrado RdT)

RED RUNNER by BERTOLINI MOTORCYCLES

RED RUNNER by BERTOLINI MOTORCYCLES

La linea snella e filante è molto gradevole e anche la verniciatura senza effetti speciali ma su two tone ci sta molto bene, quindi direi che nella sostanza il nuovo proprietario può ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto.

Diciamo subito che la moto arriva da H-D Napoli e il proprietario dopo averla acquistata si è rivolto all’officina quinzanese di Bertolini per ulteriori modifiche che rispecchiassero maggiormente il suo gusto.
La motorizzazione è un classico 1340 Evolution che è rimasto pressoché stock e prende aria da un bel filtro aria after market in old style, gli scarichi sovrapposti sono realizzati completamente da zero da Bertolini mentre il telaio è un classico rigido.
Le ruote Big Spoke 21” anteriore e 16” sul posteriore. L’impianto frenante arriva da uno specialista del settore, Kustom Tech mentre i supporti pinze sono realizzati da Bertolini.

La forcella anteriore Springer H-D viene anch’essa modificata dal preparatore bresciano, sula parte inferiore viene fissato un faro after market Custom Chrome.
La mono sella adagiata su molle è opera di Bertolini. La trasmissione finale è a catena.
La linea snella e filante è molto gradevole e anche la verniciatura senza effetti speciali ma su two tone ci sta molto bene, quindi direi che nella sostanza il nuovo proprietario può ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto.

Testo e foto ( Corrado RdT)

MOTODUCK

MOTODUCK

Da sottolineare l’impegno sociale, i ragazzi del motoclub seguono da anni il comitato “Il volo di Martina”, una ragazzina affetta dalla nascita da una patologia neuro cerebrale che necessità di continue cure, che grazie anche al contributo di questo evento vanno in questa direzione.

24° MOTODUCK by STREET DIAMONDS 1998            Campotto di Argenta (FE) 20/08/2022

Devono aver tirato un grosso sospiro di sollievo gli organizzatori del 24° Motoduck dopo l’intenso nubifragio abbattutosi sull’oasi naturale di Campotto d’Argenta, quando sabato il sole tornava a far capolino all’orizzonte e bisognava subito rimboccarsi le maniche per riportare un minino di agibilità all’area del motoraduno. Detto fatto gli Street Diamonds1998 non sono gente che si perde facilmente d’animo, riportando in breve tempo la piena operatività delle consuete attività del motoraduno.
La fine degli anni novanta ha visto la nascita di parecchi gruppi motociclistici, in particolare tra il 96 e 98 la scena ha avuto uno dei periodi più interessanti, gli amici dello Street Diamonds 1988 ne sono la dimostrazione tangibile confermando che il tempo non ha fatto altro che cementare negli anni il loro sodalizio, quest’anno sulla torta virtuale di attività bikers, saranno 24 le candeline da dover spegnere.

Arriviamo a metà pomeriggio per assistere ai giochi biker; tiro alla fune dove non può mancare il povero malcapitato di turno che immola sull’altare della gloria qualche articolazione, tradizione rispettata anche quest’anno, nulla di grave per fortuna, un po’ di ghiaccio e via pedalare. A seguire la gara della birra e per finire il consueto show di miss maglietta bagnata, che si aggiudica un week end in una località italiana a scelta.
Il parcheggio moto inizia intanto e riempirsi, l’area camping lo è già da un po’, le cucine girano a pieno regime, pentole e fornelli sono gestiti alla perfezione da un’associazione di volontari del posto, tutti rigorosamente over 60. Si mangia molto bene con prezzi contenuti.
Da sottolineare l’impegno sociale, i ragazzi del motoclub seguono da anni il comitato “Il volo di Martina”, una ragazzina affetta dalla nascita da una patologia neuro cerebrale che necessità di continue cure, che grazie anche al contributo di questo evento vanno in questa direzione.
Notoriamente uno dei punti di forza del Motoduck sta nella programmazione musicale, qui si sono sempre esibite delle ottime band e quindi ci mettiamo comodi sotto al palco in attesa che si accendano le spie.

Aprono le danze The Killbilly’s un gruppo rockabilly, ma che nella sua performance ha regalato pezzi che spaziavano anche su un genere più hard. Definirli un gruppo di spalla sarebbe comunque molto riduttivo, hanno tenuto il palco con molta bravura coinvolgendo il pubblico che ha risposto con grande entusiasmo.
Dopo un veloce cambio palco è la volta della top band, quest’anno tocca alla Ostetrika Gamberini, gruppo molto attivo e conosciuto nell’ambiente musicale. Sinceramente l’inizio concerto mi ha lasciato un po’ perplesso, un po’ come quando parti in moto con la marcia sbagliata, sensazione fugata dopo qualche pezzo, dove la band ha innestato il turbo e non ce n’è stato più per nessuno. Un’ora e mezza di musica tiratissima, musicisti con i controca@@i e un front man che ci ha trascinato dove voleva, una flebo di puro rock sparato in vena.
Gli Street anche quest’anno hanno fatto centro, pubblico in visibilio tutto sotto il palco. Complimenti davvero Motoduck che non ha tradito le aspettative.
La mazzata finale ce la dà Lady Blue con il suo spettacolo sexy, che mi piacerebbe raccontarvi per filo e per segno ma poi finirei i miei giorni all’inferno, dove la compagnia sarebbe anche ottima, peccato per il gran caldo che non sopporto.

Testo e foto Corrado (rombo di tuono)

NOS MOTOR PARTY

NOS MOTOR PARTY

Una bella serata e tanti amici motociclisti, la birra era fresca e anche le griglie hanno fatto il loro dovere. Grazie Nos Motorcycle per la bella serata.

NOS MOTOR PARTY                           16-07-2022 OSPITALETTO

Dopo due anni di pandemia c’è fermento, frenesia di muoversi e incontrarsi, le occasioni per far festa si moltiplicano ed è un’impresa star dietro a tutti. Di sicuro non potevamo esimerci dall’invito di Tonino Amore boss di Nos Motorcycle, per il suo tradizionale party di metà estate, che quest’anno ha un’importanza particolare perché, dopo il trasferimento da quel di Zanica in provincia di Bergamo, la Nos Motorcycle si è accasata nella nostra provincia, a Ospitaletto Bs, quindi questa occasione è da considerare come una vera e propria inaugurazione dell’officina. Nella sua passata esistenza era un night club e fa un certo effetto vederla trasformata, con le Harley al posto dei privè, ma vi assicuro che è davvero molto bella e…particolare.
Nei giorni antecedenti la festa siamo stati a trovare Tonino, presissimo nella parte organizzativa, tra una distribuzione da rifare e gli accordi con il service audio, tra un tagliando e le peripezie per sopperire alla quarantena del cantante della band che gli ha dato forfeit, ai permessi in comune per poter organizzare la festa.

Alla fine tutto è andato per il meglio, il piazzale antistante l’officina era invaso da centinaia di moto, amici e clienti arrivati da ogni dove, ne ho potuti incontrare alcuni arrivati da Chioggia e Venezia, incredibile l’affetto che Tonino è riuscito a guadagnarsi negli anni, frutto di professionalità ma non solo, per toccare determinate corde nel cuore dei bikers ci vuole tanta umiltà e molta passione per il proprio lavoro.
Tra le tante moto sono rimasto colpito dalla dozzina di impeccabili Heritage Springer del gruppo Heritage Springer Owners Italy HSOI, che facevano bella mostra in formazione da parata. All’interno dell’officina davanti ai tre ponti e ai banchi di lavoro, il palcoscenico della band ,The Rocker, che hanno dato il meglio con una esibizione degna di nota.
Una bella serata e tanti amici motociclisti, la birra era fresca e anche le griglie hanno fatto il loro dovere. Grazie Nos Motorcycle per la bella serata.

Testo e foto: Corrado (Rombo di Tuono)

BACK IN BASSA

BACK IN BASSA

È un rovente pomeriggio di metà luglio, Bordolano è sul confine tra la provincia di Brescia e Cremona, la zona è alquanto sperduta, ma una volta arrivati si scopre una piccola oasi tra una fitta vegetazione lungo l’argine del fiume Oglio.

BACK IN BASSA by SBARBARI KLAN                  16-07-2022 BORDOLANO (CR)

“Non frequentare le cattive compagnie” quante volte ce lo saremo sentiti ripetere da nostra madre fin da piccoli, senza dimenticare il prete nell’ora di catechismo o la nonna quando ci raccontava le favole prima di addormentarci. Ma io no niente, mulo, come un’ape attratta dal nettare dei fiori, non perdevo occasione per ficcarmici dentro con tutte le scarpe “nelle cattive compagnie”, era il mio habitat naturale.
Potevo quindi deludere gli Sbarbai Klan quando mi hanno invitato al loro “Back in Bassa Chopper Reunion”, ma certo che no. Niente social niente di niente, se gli vai genio sei ben accetto altrimenti aria torna da dove sei venuto. È un rovente pomeriggio di metà luglio, Bordolano è sul confine tra la provincia di Brescia e Cremona, la zona è alquanto sperduta, ma una volta arrivati si scopre una piccola oasi tra una fitta vegetazione lungo l’argine del fiume Oglio.

L’atmosfera è tipicamente easy, lo Sbarbari non è secondo a nessuno nel saper mettere a proprio agio gli amici, il parco mezzi è molto interessante, qualche tenda qua e là sotto gli alberi e la griglia “rovente” a pieno regime in vista dell’abbuffata per cena. Qualcuno più in là, canna in mano, si diletta nel suo hobby preferito. Piffio di “Meccanicamente” è un provetto pescatore anche se tira a bordo due pescetti invisibili che poi ributta nel fiume.
Qui “l’ignoranza” come la nebbia della bassa a novembre, si taglia con un coltello, Shovel e Pan la fanno da padrone, tra una birra e l’altra il racconto di qualche disavventura in strada il pomeriggio scivola via tranquillo. Ognuno ne ha una da raccontare, un filo di un acceleratore, una bobina o un regolatore di tensione andato a farsi benedire proprio sul più bello del viaggio e in mezzo al niente. Chi cavalca questo tipo di moto lo mette in conto ma non per questo ne fa una tragedia, filo di ferro, nastro americano, qualche attrezzo di fortuna e il viaggio quasi sempre riprende.
Il week end scorre veloce e con l’espressione da “The Day After” smontate le tende tutti ritorniamo al mondo reale, però ogni tanto un’occasione così non è da perdere, anche in barba ai consigli della mamma riguardo alle cattive compagnie.

Testo e foto: Corrado (Rombo di Tuono)

SPORTY MEETING

SPORTY MEETING

Molte sono state le attività a Sporty Meeting 2022, da un demo ride organizzato con i nuovi modelli ad un run specifico off road “I Duri del Tassello” organizzato da Max Brun con partenza da Enduro Republic e arrivo a Grazzano.

SPORTY MEETING 2022                 25-06-2022 GRAZZANO VISCONTI (PC)

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto, fu così che la crew di Rombo di Tuono in una “fresca”, si fa per dire, mattina di fine giugno punta le forcelle in direzione Grazzano, c’è Sporty Meeting, lo abbiamo atteso un anno intero e per niente al mondo abbiamo intenzione di perdercelo.
L’atmosfera fuori delle mura del piccolo borgo antico è quella di un assedio, millemila Sportster premono al varco per entrare, guardo in aria per assicurarmi che dall’alto delle mura Paolo Ghiringhelli & Co. non lanci sopra le nostre teste dardi infuocati con le catapulte o pentoloni di olio bollente per difendersi dall’orda di sportsteristi che forzano il ponte levatoio.
Scherzi a parte, siamo dentro, colpo d’occhio incredibile, nel “circle” sono esposti dei mezzi davvero notevoli, sia di privati che di officine specializzate, tutte molto belle e realizzate con molta cura. Molti gli stand da Wild Hog a Gimi Creations, da Drag Specialist a Metzeler, 70’s , Exaust, Andreani Group, Kustom Family, Rat Bike, Mercury, V Performance, FC Racing oltre a quelli dei Lowlanders MC Piacenza, gli Sportsteristi Lombardi e il Reparto Sportivo.
Bella l’atmosfera che si respira a Sporty Meeting, in fondo non potrebbe essere altrimenti siamo tutti accomunati da un’unica passione e gli ultimi due anni ci hanno messo a dura prova un po’ tutti.

Noi del Rombo di Tuono eravamo chiamati a premiare una Sporty che rispecchiasse il nostro gusto, un compito molto delicato e difficile visto l’ottimo livello di moto presenti nel bike show, alla fine abbiamo deciso per il chopperino blu con telaio rigido di Cristiano Andreini che ci ha convinto in pieno, certo anche altre Sportster avrebbero meritato un riconoscimento ma ci era concesso premiarne solo una purtroppo.
Molte sono state le attività a Sporty Meeting 2022, da un demo ride organizzato con i nuovi modelli ad un run specifico off road “I Duri del Tassello” organizzato da Max Brun con partenza da Enduro Republic e arrivo a Grazzano.
Nel pomeriggio l’atteso bike show, il sole è a picco sulle nostre teste, qualcuno dopo la quarta birra riesce anche a sentire l’infrangersi delle onde sugli scogli delle Cinque Terre. La best in show se lo aggiudica Dries Paulussen un pezzo incredibile che arriva sulle proprie ruote dall’Olanda. Diverse le lady che sono state premiate segno che lo Sporty Meeting ha un notevole successo e la partecipazione delle ragazze in sella alle proprie moto è davvero notevole, tra l’altro tutte molto carine…le ladies.
Sono davvero contento del successo che ogni anno si riconferma per questa bella manifestazione, Paolo e Juri hanno capacità e passione, i marchi che sono riusciti a coinvolgere e le collaborazioni sono tutte di altissimo livello: MBE, Rebuffini, H-D Italia, Parts Europe tanto per citare i primi che mi vengono in mente stanno a dimostrare l’impegno e la professionalità che profondono in Sporty Meeting, non dimentichiamoci però dell’importante apporto che tutta la Crew dedica per la riuscita di questa manifestazione.
Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, ora bisogna spettare un altro anno per tornare a Sporty Meeting.

Testo e foto: Corrado Rombo di Tuono

MEMORIAL CHICCO DAY

Memorial Chicco Day

Impeccabile l’organizzazione che si è premurata di noleggiare un’ambulanza al seguito e al furgone di appoggio dei ragazzi di Python Road di Rovato, che hanno collaborato seguendo la parte burocratica dei permessi.

MEMORIAL CHICCO DAY 2° EDITION 15-5-2022 OSPITALETTO (BS)

In questa rovente domenica di metà maggio si è tenuto il 2° Memorial Chicco Day in ricordo di un amico biker scomparso prematuramente quattro anni fa, Enrico Mercandelli, “Chicco” per gli amici.

Un mare di moto e di amici che non hanno voluto mancare a questo toccante tributo in onore di Chicco; già con molto anticipo rispetto all’orario stabilito, il piazzale antistante l’officina di Nos Motorcycles, punto di ritrovo per la partenza, era già invasa da un considerevole numero di moto che non ha turbato la sonnacchiosa domenica mattina degli abitanti limitrofi incuriositi da tanto movimento, al momento della partenza abbiamo potuto contare oltre duecentotrenta moto.

Il run della durata di un paio di ore si è snodato sui dolci pendii tra i vigneti della Franciacorta, strade poco trafficate e con un bel campionario di curve e saliscendi, luoghi conosciuti dove si producono vini di grande caratura e storia a pochi chilometri dal lago d’Iseo. La cosa più importante, visto l’alto numero di partecipanti, è che tutto è andato per il meglio grazie all’importante supporto di tutti i “road captain” che hanno vegliato sulle confluenze stradali e grazie anche al comportamento di tutti i partecipanti al run che hanno saputo guidare con abilità e con la massima attenzione.

Impeccabile l’organizzazione che si è premurata di noleggiare un’ambulanza al seguito e al furgone di appoggio dei ragazzi di Python Road di Rovato, che hanno collaborato seguendo la parte burocratica dei permessi.

La prima tappa del run fa sosta al cimitero di Castelcovati, dove Chicco riposa per poi concludersi presso il ristorante Aquila d’Oro dove finalmente stanchi e accaldati ci si è potuti rifocillare a dovere. Durante il pranzo si è svolta una lotteria i cui proventi sono stati devoluti al reparto oncologico dell’ Ospedale di Chiari.

Molti i gruppi che hanno preso parte al run in ricordo di Chicco; I Furious Lions MC Brescia, gli Amici del Frettarol, i ragazzi del Pontholliwood, Chei Delle Do Rode Busate, Sergio e Nicola di Python Road, gli Official Supporter 612, Antonino di Nos Motorcycles che ha messo a disposizione la sua officina come punto di appoggio per il ritrovo, i ragazzi di Berghem, naturalmente tutti i free bikers che hanno reso questa giornata indimenticabile e unica e a Fiore e Ceky che si sono impegnati perché questo avvenisse.

Avrei voluto che fosse andata diversamente…purtroppo la vita è una costante battaglia dove nessuno ne uscirà vivo…il tuo ricordo è vivo è splendente in ognuno di noi…” le parole di chi lo ha amato e continuerà a farlo per sempre.

Testo e foto: Corrado RdT

Tradional Easter Sunday by Sbarbari Klan

Tradional Easter Sunday by Sbarbari Klan

L’organizzazione pur semplice e alla buona è gestita in maniera impeccabile; buona musica, una batteria di grill da fare invidia ad un plotone di alpini affamati e birra q.b. che scende fresca e invitante dalle spine messe a ferro e fuoco.

Tradional Easter Sunday by Sbarbari Klan 17/04/2022

Natale con i tuoi e Pasqua? Sarebbe troppo banale e scontato rispondere con chi vuoi, e se provassimo a dire dagli Sbarbari ? Proprio così ragazzi, come mancare all’immancabile tradizionale party di Pasqua con lo Sbarbari Klan, quest’anno tra le altre cose ricorre il 25° anno di sodalizio del Car Club Bresciano, un quarto di secolo di passione per le US Car, le moto americane, il rock’n’roll e tutto quello che rappresenta la cultura dei meravigliosi e irripetibili “fifties”.

L’organizzazione pur semplice e alla buona è gestita in maniera impeccabile; buona musica, una batteria di grill da fare invidia ad un plotone di alpini affamati e birra q.b. che scende fresca e invitante dalle spine messe a ferro e fuoco.

Molti gli amici che si sono uniti alla festa, notiamo tra gli altri la crew dei ’50 Brothers con tre rod da paura, il Portoricano Car Club da Roma, la Billy Boy Crew, i Lake Cruisers Car Club da Ginevra, i The Red Lyons da Merano e molti altri venuti a far festa in maniera indipendente, le auto americane tra le più belle e rappresentative hanno fatto girare la testa ai tanti curiosi richiamati dalla musica e dal movimento dei mezzi.

Dopo il pranzo gli astanti sono stati allietati da due band che si sono succedute sul palco, The Glad Rags e i The Bop Meters che hanno contribuito con le loro performance alla perfetta riuscita della festa.

Conosco Beppe & Co. da oltre vent’anni e non vorrei essere tacciato di piaggeria, sicuro che loro non leggeranno mai questo articolo, ma in tutti questi anni ho sempre e solo sentito apprezzamenti e stima verso questa realtà che non fa altro che confermare la grande unione che li accomuna e la passione che li contraddistingue. Lunga vita al rock’n’roll, lunga vita allo Sbarbari Klan.

Testo: Corrado

Foto: Corrado and courtesy Sbarbari Klan

BAGGER – ONE by PMS BYKE

BAGGER - ONE
by PMS BYKE

Il tempo di realizzazione di questa special è stato di quattro mesi, la parte che ha portato via più tempo è stata la carrozzeria tutta in vetroresina, bat wind escluso, e la verniciatura. Nel complesso la moto è rimasta guidabilissima per un uso quotidiano, una bagger se così possiamo definirla dal volto umano.

BAGGER – ONE by PMS BYKE

Emiliano – PMS BIKE – si era già messo prepotentemente in evidenza al MBE di qualche anno fa quando aveva customizzato l’avantreno di un H-D Nigth Train, la “3 SPRITZ”, con un originalissimo quanto impegnativo progetto, modificando tra le altre cose, l’avantreno della moto installando una doppia ruota con un complesso sistema meccanico e idraulico di gestione, che riscosse un grande successo e una notevole attenzione da parte dei media e addetti ai lavori.

Con questa special Emiliano si cimenta in un genere per lui nuovo, le baggers, seguendo il suo stile e mettendo in campo le sue capacità tecniche non indifferenti.

La base di partenza è una H-D Street Glide 1450 acquistata negli States, il motore rimane sostanzialmente stock per non intaccarne l’affidabilità, vengono montati degli scarichi Vance & Hines, un filtro di aspirazione Pro-R Hypercharger della Kuryakyn e alcune cover ricavate dal pieno selezionate sul catalogo Custom Chrome che lo vanno ad impreziosire.

Il grosso del lavoro si è concentrato sulla carrozzeria e sull’innovativo tipo di verniciatura, ma andiamo con ordine. Sul frontale del bat wind viene ricavata una presa d’aria identica a quella dei nuovi modelli, il parafango anteriore è home made, mentre il serbatoio viene coperto da una cover a cui sono state applicate due prese d’aria che fanno confluire l’aria sul cilindro posteriore, che è quello maggiormente in sofferenza e necessità di un buon raffreddamento. Il parafango posteriore è home made e con un kit da catalogo i fianchetti sotto sella vanno a raccordare le borse, anch’esse modificate e contengono ognuna tre casse per la diffusione sonora.

Sull’impianto audio ci si è rivolti ad uno specialista del settore che realizza sale home theatre oltre che essere un grande appassionato di car tuning, Red Sound di Paolo Radaelli, la radio è una Pioneer multifunzione con display lcd a scomparsa, navigatore, telefono, DVD, DVX,“alabarda spaziale” e chi più ne ha più ne metta. Nel bat sono installate due casse maggiorate, altre sei sono applicate sui fianchetti, ampli e subwoofer nelle borse della Rockford Fosgate.

Il manubrio è un mini ape after market da 12” , manopole RSD in alluminio, leve comandi manubrio after market fresate, fregi borse ,cover steli forcelle e pedane Arlen Ness, la sella in cavallino realizzata da Selleria Trezzi su specifiche PMS Bike.

Il pull bar che passa all’interno della doppia culla è hand made, così come il puntale che copre il raddrizzatore, il fanale posteriore è incastonato nel logo personalizzato in acciaio, il cerchio anteriore da 23” ricavato dal pieno è di Arlen Ness mentre i dischi freni sono hand made PMS Bike, le pinze freno sono quelle di serie, così come la ruota e il comparto frenante posteriore, i tubi in treccia home made dello stesso colore della moto. Il cavalletto centrale è servo assistito.

Data la dimestichezza con centri di lavoro Emiliano ha realizzato o modificato molte parti del progetto nella sua officina meccanica.

La verniciatura è stata una componente centrale in questa realizzazione ad opera di Prince Airbrush, il colore viene definito Cromo Rosso a cui ci si arriva dopo molti lavaggi in argento ottenendo una base cromo e da lì si stende un rosso candy, poi ancora foglia d’argento e nero. Detto così sembra un’operazione di normale amministrazione ma vi assicuro che la cosa è alquanto complessa e laboriosa inoltre si tratta di un colore assolutamente esclusivo mai realizzato.

Il tempo di realizzazione di questa special è stato di quattro mesi, la parte che ha portato via più tempo è stata la carrozzeria tutta in vetroresina, bat wind escluso, e la verniciatura. Nel complesso la moto è rimasta guidabilissima per un uso quotidiano, una bagger se così possiamo definirla dal volto umano.

 Testo e foto. Corrado Rombo di Tuono.  

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