MOTODUCK

Da sottolineare l’impegno sociale, i ragazzi del motoclub seguono da anni il comitato “Il volo di Martina”, una ragazzina affetta dalla nascita da una patologia neuro cerebrale che necessità di continue cure, che grazie anche al contributo di questo evento vanno in questa direzione.

24° MOTODUCK by STREET DIAMONDS 1998            Campotto di Argenta (FE) 20/08/2022

Devono aver tirato un grosso sospiro di sollievo gli organizzatori del 24° Motoduck dopo l’intenso nubifragio abbattutosi sull’oasi naturale di Campotto d’Argenta, quando sabato il sole tornava a far capolino all’orizzonte e bisognava subito rimboccarsi le maniche per riportare un minino di agibilità all’area del motoraduno. Detto fatto gli Street Diamonds1998 non sono gente che si perde facilmente d’animo, riportando in breve tempo la piena operatività delle consuete attività del motoraduno.
La fine degli anni novanta ha visto la nascita di parecchi gruppi motociclistici, in particolare tra il 96 e 98 la scena ha avuto uno dei periodi più interessanti, gli amici dello Street Diamonds 1988 ne sono la dimostrazione tangibile confermando che il tempo non ha fatto altro che cementare negli anni il loro sodalizio, quest’anno sulla torta virtuale di attività bikers, saranno 24 le candeline da dover spegnere.

Arriviamo a metà pomeriggio per assistere ai giochi biker; tiro alla fune dove non può mancare il povero malcapitato di turno che immola sull’altare della gloria qualche articolazione, tradizione rispettata anche quest’anno, nulla di grave per fortuna, un po’ di ghiaccio e via pedalare. A seguire la gara della birra e per finire il consueto show di miss maglietta bagnata, che si aggiudica un week end in una località italiana a scelta.
Il parcheggio moto inizia intanto e riempirsi, l’area camping lo è già da un po’, le cucine girano a pieno regime, pentole e fornelli sono gestiti alla perfezione da un’associazione di volontari del posto, tutti rigorosamente over 60. Si mangia molto bene con prezzi contenuti.
Da sottolineare l’impegno sociale, i ragazzi del motoclub seguono da anni il comitato “Il volo di Martina”, una ragazzina affetta dalla nascita da una patologia neuro cerebrale che necessità di continue cure, che grazie anche al contributo di questo evento vanno in questa direzione.
Notoriamente uno dei punti di forza del Motoduck sta nella programmazione musicale, qui si sono sempre esibite delle ottime band e quindi ci mettiamo comodi sotto al palco in attesa che si accendano le spie.

Aprono le danze The Killbilly’s un gruppo rockabilly, ma che nella sua performance ha regalato pezzi che spaziavano anche su un genere più hard. Definirli un gruppo di spalla sarebbe comunque molto riduttivo, hanno tenuto il palco con molta bravura coinvolgendo il pubblico che ha risposto con grande entusiasmo.
Dopo un veloce cambio palco è la volta della top band, quest’anno tocca alla Ostetrika Gamberini, gruppo molto attivo e conosciuto nell’ambiente musicale. Sinceramente l’inizio concerto mi ha lasciato un po’ perplesso, un po’ come quando parti in moto con la marcia sbagliata, sensazione fugata dopo qualche pezzo, dove la band ha innestato il turbo e non ce n’è stato più per nessuno. Un’ora e mezza di musica tiratissima, musicisti con i controca@@i e un front man che ci ha trascinato dove voleva, una flebo di puro rock sparato in vena.
Gli Street anche quest’anno hanno fatto centro, pubblico in visibilio tutto sotto il palco. Complimenti davvero Motoduck che non ha tradito le aspettative.
La mazzata finale ce la dà Lady Blue con il suo spettacolo sexy, che mi piacerebbe raccontarvi per filo e per segno ma poi finirei i miei giorni all’inferno, dove la compagnia sarebbe anche ottima, peccato per il gran caldo che non sopporto.

Testo e foto Corrado (rombo di tuono)

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