MOTOR BIKE EXPO 2023

Si chiude l’edizione 2023 di MBE con un successo di critica e pubblico, è stata un’autentica festa per tutti gli appassionati delle due ruote e una vera e propria boccata d’ossigeno per gli espositori, che questo sia di buon auspicio per la stagione motociclistica ormai alle porte.

15° MOTOR BIKE EXPO – 27/29 gennaio 2023 Verona

Nel 2020 il record di visitatori, poi il buio della pandemia. Nel 2021 una special edition estiva che non aveva convinto tutti, anche in relazione al periodo non propriamente ottimale per una fiera indoor, quella del 2022 con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che falcidiò parecchi espositori proprio alla vigilia della fiera a causa della recrudescenza del virus. E storia di ieri.
Oggi Motor Bike Expo, giunto alla sua quindicesima edizione a Verona, è tornato alla grande, più vivo che mai. Merito di chi ci ha creduto: organizzatori in primis, espositori e pubblico che si è riversato come un fiume in piena nei sette padiglioni al coperto di Verona Fiera, tre dei quali di competenza del Custom District, l’area tematica dedicata alla personalizzazione e a tutto quello che concerne la filosofia bikers per eccellenza, quella a noi più cara.
Nel primo padiglione il bike show della rivista LowRide, alcuni car club; Portoricano da Roma, i 50’s Brothers e i Rumblers e il primo blocco di officine specializzate: Boccin Custom Cycles in cui tra le tante novità spicca uno splendido Panhead del 49 arrivato nell’officina di Eraclea completamente a pezzi in uno scatolone che è stato completamente rifatto fino all’ultimo bullone, Stile Ostile di Giovanni Barra rielabora in stile Bobber un moderno Twin Cam Softail Springer Classic del 2006. Radikal Design di Andrea Radaelli con una BMW R18 stratosferica, “Magnifica” realizzata nel 2022 ma che solo oggi dopo varie esposizioni all’estero possiamo ammirare di persona in tutta la sua interezza e complessità.
Un altro progetto partorito tre anni fa è quello di Matteo Fustinoni di Hazard la Ghisarama, ostacolato dalla pandemia il progetto della special era rimasto al palo, ritrovato l’entusiasmo iniziale Matteo decide quest’anno di dare il tocco finale all’opera ed il risultato è davvero strabiliante. Due carburatori doppio corpo su meccanica H-D, carena in alluminio battuta a mano impreziosita da Davide Aresi con inserti in legno di Mogano quale tributo al glorioso motoscafo Riva Aquarama tra i cui acquirenti figura Ferruccio Lamborghini che pretese di far montare due motori da 12 cilindri della Lamborghini Miura. Matteo torna a casa con la prestigiosa vittoria nel MBE AWARD; una giuria composta tra gli altri da Fred Krugger, Zach Ness, Jeff Holt e Yaniv Evan di Power Plant e si aggiudica oltre all’anello commemorativo KING of CUSTOM dei 15 anni di MBE realizzato da Silverbone Gioielli, un motore bicilindrico del valore di 10.000 euro offerto dalla Custom Chrome.

Un esordiente che ha preso con forza il largo è decisamente Roberto Caputo di RCK Roll & Chop a Verona presenta la bellezza di cinque special appena ultimate tra cui una chicana, un club style, due old school e una performance bagger, che dimostrano l’eccletticità di Roberto. Anche per lui ci sono stati importanti riconoscimenti nel Bike Show ufficiale del MBE.
Boman Kustom Bike del compianto Silvio Bonaudi presenta un Dyna che si aggiudica il Club Style Contest che i ragazzi di Punta Bagna promuovono in fiera. La moto è un fantastico Dyna di proprietà di Robert presidente di HAMC Cuneo la cui parte grafica è stata realizzata da Cisko mentre sulla parte meccanica si è adoperato Demetrio Piccolo di DMC TOYS 4 MEN. Da segnalare l’opera dell’artista Mario Leuci realizzata durante la manifestazione a ricordo di Silvio. Secondo posto nel Club Style Contest per Boccin con il suo pan del ’49 che si aggiudica anche il premio MAGAZINE AWARD indetto dalle riviste specializzate.
Burning Road di Roberto Rocco di Lodi presenta un’elegante Chicana e una Head Banger ulteriormente personalizzata. Abnormal Cycles spiazza tutti con una brucia-semafori con motore H-D Screaming Eagle da 120 inc. vinto al mondiale nel 2010, la moto è completamente realizzata da zero, dal telaio alla carrozzeria in alluminio e ruote Jonich Wheels, per poi tornare sul suo genere preferito. Una H-D FHCA del ’29, non si tratta di un restauro come potrebbe banalmente sembrare, ma la realizzazione di una vera e propria special. Si tratterebbe del primo twin cam della Mo.Co. un propulsore in grado di sviluppare 65cv commissionato a Samuele Reali da dei grandi appassionati quali sono i ragazzi di Patina Garage.
Nel padiglione 1 trovano spazio anche i ragazzi del Duecilindri Blog che presentano in anteprima il logo della nuova locandina e le anticipazioni su quella che sarà la prossima edizione di Sporty Meeting che si terrà come sempre a Grazzano Visconti a metà giugno. La crew di Ethernal City promuove una lotteria in cui un fortunato vincitore si aggiudicherà un chopperino su base H-D Sportster realizzato da Moto Officina Marinelli.
Una menzione particolare merita DMC TOYS 4 MEN di Demetrio Piccolo, la sua Arcadia, un chopper con motore early-shovel 1200 cc del ’68 interamente realizzato mano su cui Cisko Airbrush ha dato il suo sapiente tocco artistico con una parte grafica incredibile, tra le altre cose nel serbatoio un inserto in resina con una lavorazione inedita e originale messa a punto da Demetrio. Arcadia si aggiudica il Best of Show nel contest ufficiale della rivista LowRide.

Nel padiglione 2 un altro gruppo di preparatori di primo piano. Carlo Colombo di Asso Special Bike presenta una performance bagger su base Road Glide di cui è rimasto veramente ben poco dell’originale stock, una parte del telaio e del motore, tutta la componentistica su questa special è di altissimo livello, carrozzeria in carbonio e ciclistica da moto GP. L’altra special è una moto anche in questo caso un classico di ASB; compressore volumetrico, avantreno in alluminio ricavato dal pieno su una forcella mono braccio, un dragster da lago salato.
Chi invece rincorre appunto il sogno di correre per la seconda volta a Bonneville è Damiano Caputo Roncaglioni, la sua Baba Jaga realizzata dall’officina bresciana Gallery Motorcycles ha quello scopo. Carrozzeria interamente in alluminio, propulsore S&S da 1.800 cc passato sotto le sapienti cure del Dott.Pilosio, un autentico luminare sulla preparazione dei motori, verniciatura Dox Design e accessoristica fornita dalle migliori aziende del settore.
Sempre in tema di velocità la concessionaria BMW Aurelia di Leonardo “Vikingo” Ceccanti ritorna a Verona con un altro prototipo su base BMW R18 in stile dragster, l’insolita livrea è opera di Gianfranco Filippini di Kustom Drink Paint.
Uno tra gli stand più ammirati del padiglione 2 è senza dubbio quello di Bertolini Dream Custom, tra cui spicca la Merylin, vincitrice della categoria Best Paint a Rombo di Tuono 2022 e una Springer del ‘91 interamente rivista da Giampietro Bertolini che è stata premiata tra le top twenty di LowRide e altre moto di notevole interesse. Da Giampietro ogni appassionato che si rispetti ci lascia il cuore.
Niko Colonna di Niko Bikes è ormai proiettato nello star sistem custom, dopo la Alex Dream 2021, Polimar 2022 ora è la volta di R-Evolution che si aggiudica il premio best chopper nel bike show di LowRide. Telaio rigido, realizzazione grafica di Mario Cocettini e tanta passione di Niko e papà Luigi fanno il resto.
MC Cycles da Treviso da una reinterpretazione retrò ad un bel softail 1340 che si piazza tra le top twenty del Bike Show.
Una moto che secondo me avrebbe meritato un posto nel Bike Show è il BMW RS 100 dell’80 di Verner Motorcycles di Udine, davvero non mi spiego come possa essere sfuggita ai giudici. Devil’s Garage si toglie un’altra bella soddisfazione esplorando l’universo chicano, lo fa alla grande con una special su base H-D Softail de Luxe del 2008, tanto lavoro su carrozzeria e ciclistica e un’originale lavorazione estetica sui cilindri del propulsore.

Per finire non potevano mancare le belle special di PDF (Punto di Fuga), come sempre Stefano Martinelli ama riportare e reinterpretare moto dal passato glorioso, a MBE 2023 presenta un’interessante BSA 500 cc del ’31 nello stile che più predilige, il Boardtracker, motore e telaio originali, ovviamente rivisti e restaurati pur lasciando la sua patina originale del tempo, forcella anteriore di una BMW del 1930 e un particolare tipo di scarico hand made PDF in stile racer.
Tra gli stand da segnalare anche quello di 70’s Helmet, Fabrizio Caoduro, il più appariscente con oltre 750 caschi in esposizione, con la parte grafica una diversa da un altro. Si aggiudicano il premio Best Paint su un’Electra da loro realizzata.
Harley-Davidson Italia ritorna a MBE e lo fa in grande stile in occasione del 120° con un mega stand con le novità 2023. Dei grandi cataloghi after market i tre big sono presenti in fiera: Zodiac, Custom Chrome e Motorcycles Storehouse, inoltre da segnalare il quartier generale riservato alle aziende americane tra le quali la gloriosa Arlen Ness; il progetto del momento V-Twin Visionary by Jeff Holt; i lubrificanti di AMSOIL; il customizer californiano Power Plant; gli accessori per caschi Lexin Motorcycle; l’autorevole rivista Choppers Magazine; da Los Angeles l’azienda specializzata in luci ed accessori elettrici Cali Raised Moto; dal Canada gli accessori e l’abbigliamento di Original Garage; Moto Atlas Throttle Lock: produttore di un cruise control universale; e non ultimo Kraus Motor Co., brand di componenti performanti, partner ufficiale di Motor Bike Expo.
Si chiude l’edizione 2023 di MBE con un successo di critica e pubblico, è stata un’autentica festa per tutti gli appassionati delle due ruote e una vera e propria boccata d’ossigeno per gli espositori, che questo sia di buon auspicio per la stagione motociclistica ormai alle porte.


Testo e foto: Corrado (Rombo di Tuono)

 

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