BACK IN BASSA

È un rovente pomeriggio di metà luglio, Bordolano è sul confine tra la provincia di Brescia e Cremona, la zona è alquanto sperduta, ma una volta arrivati si scopre una piccola oasi tra una fitta vegetazione lungo l’argine del fiume Oglio.

BACK IN BASSA by SBARBARI KLAN                  16-07-2022 BORDOLANO (CR)

“Non frequentare le cattive compagnie” quante volte ce lo saremo sentiti ripetere da nostra madre fin da piccoli, senza dimenticare il prete nell’ora di catechismo o la nonna quando ci raccontava le favole prima di addormentarci. Ma io no niente, mulo, come un’ape attratta dal nettare dei fiori, non perdevo occasione per ficcarmici dentro con tutte le scarpe “nelle cattive compagnie”, era il mio habitat naturale.
Potevo quindi deludere gli Sbarbai Klan quando mi hanno invitato al loro “Back in Bassa Chopper Reunion”, ma certo che no. Niente social niente di niente, se gli vai genio sei ben accetto altrimenti aria torna da dove sei venuto. È un rovente pomeriggio di metà luglio, Bordolano è sul confine tra la provincia di Brescia e Cremona, la zona è alquanto sperduta, ma una volta arrivati si scopre una piccola oasi tra una fitta vegetazione lungo l’argine del fiume Oglio.

L’atmosfera è tipicamente easy, lo Sbarbari non è secondo a nessuno nel saper mettere a proprio agio gli amici, il parco mezzi è molto interessante, qualche tenda qua e là sotto gli alberi e la griglia “rovente” a pieno regime in vista dell’abbuffata per cena. Qualcuno più in là, canna in mano, si diletta nel suo hobby preferito. Piffio di “Meccanicamente” è un provetto pescatore anche se tira a bordo due pescetti invisibili che poi ributta nel fiume.
Qui “l’ignoranza” come la nebbia della bassa a novembre, si taglia con un coltello, Shovel e Pan la fanno da padrone, tra una birra e l’altra il racconto di qualche disavventura in strada il pomeriggio scivola via tranquillo. Ognuno ne ha una da raccontare, un filo di un acceleratore, una bobina o un regolatore di tensione andato a farsi benedire proprio sul più bello del viaggio e in mezzo al niente. Chi cavalca questo tipo di moto lo mette in conto ma non per questo ne fa una tragedia, filo di ferro, nastro americano, qualche attrezzo di fortuna e il viaggio quasi sempre riprende.
Il week end scorre veloce e con l’espressione da “The Day After” smontate le tende tutti ritorniamo al mondo reale, però ogni tanto un’occasione così non è da perdere, anche in barba ai consigli della mamma riguardo alle cattive compagnie.

Testo e foto: Corrado (Rombo di Tuono)

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