Il colpo d’occhio è incredibile pare di essere catapultati negli anni 50, mezzi da paura e atmosfera veramente coinvolgente.

#9 Roll’n’Flat (Beach Race) by ’50 Brothers Car Club                                     5/7 settembre Caorle (VE)

Al primo impatto pensavo di sognare o aver digitato male la località sul navigatore, se non fosse stato per lo slang in stile La Serenissima Repubblica di S. Marco del tipo con lo spritz in mano alle 9,15 della mattina che mi ha riportato con i pedi per terra. Non ero arrivato su una spiaggia della California, ma in quella molto più nostrana di Caorle Beach.
Evento unico nel suo genere è una gara rievocativa che si svolge sulla spiaggia a cui possono partecipare esclusivamente auto, hot rod, patina, custom e motociclette H-D pre evolution.
Il colpo d’occhio è incredibile pare di essere catapultati negli anni 50, mezzi da paura e atmosfera veramente coinvolgente. Lo spirito è goliardico ma quando lo starter scandisce al microfono il fatidico “three, two, one….go go go”, anche al più tranquillo dei driver sia esso al volante di Hot Rod, sia che stia stringendo un manubrio di un Knuckle, gli si chiude la vena, l’adrenalina va a mille, le tempie pulsano e si cerca l’aderenza migliore per scaricare tutta la potenza possibile e immaginabile degli otto o due cilindri e la cosa vi assicuro non è per niente semplice. Le ruote affondano e basta un niente per insabbiarsi con l’auto o con le moto finire fuori pista.

Per tutto il giorno è un susseguirsi di lanci, alcuni perfetti altri da dimenticare ma non importa lo spirito della Beach Race è tutt’altro. Notevole l’afflusso di car club e appassionati provenienti da tutta Europa, la Beach Race o meglio il Roll’n’Flat si svolge con cadenza biennale, le auto in “gara” sono tutte scrupolosamente controllate dagli organizzatori, nel rispetto dell’originalità delle vetture, tutte le parti devono essere coerenti e perfettamente conservate, bandite tutte le diavolerie moderne nascoste sotto un vestito d’epoca. Niente turbo, regolatori di aderenza, guide servoassistite e quattro ruote motrici.
Tutto intorno alla “pista” si svolge un’esposizione a cielo aperto di mezzi veramente particolari, molti i Car Club che hanno raccolto l’invito dei ‘50 Brothers CC, credo che siano state più di un centinaio le auto in esposizione e altrettante nel parco chiuso riservato a quelle in gara. Le moto ammesse nell’area erano tutte di un livello altissimo, niente Twin Cam e nemmeno Fuel Ignition ma solo della vecchia gloriosa ghisa d’annata perfettamente conservata e in assetto da guerra.

Una buona dozzina gli espositori, tutti rigorosamente selezionati, tra cui abbiano ammirato quello delle Indian con quattro capolavori d’epoca.
Unica note dolente la questione parcheggi, manca un’area per le moto che non possono accedere alla spiaggia e per le auto un vero delirio.
Ottima invece l’organizzazione dei ’50 Brothers CC che ci riproveranno nel 2026 cercando di bissare il successo di questa appena conclusa.

Testo e foto: Corrado RdT

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