MOTOR BIKE EXPO 2025

MOTOR BIKE EXPO 2025

Visitare MBE è un’impresa, è talmente tanta l’offerta che ci vorrebbe molto di più di un week- end, tante sono le iniziative, gli spettacoli, le presentazioni e i convegni che fanno da corollario a tutta la kermesse e bisogna veramente impegnarsi per seguire tutto.

17° Motor Bike Expo 2025      –      Verona Fiere 24/26 gennaio

Motor Bike Expo 2025 giunto alla 17° edizione si apre con una riorganizzazione degli spazi che vede aumentare la superfice espositiva coperta. I padiglioni 1, 2 e 4 sono riservati al settore Custom. Street. Racing, touring e off road occupano i restanti tre padiglioni, mentre uno, il 7, è riservato all’area dell’usato.
Per Francesco Agnoletto i dati sono chiari: “700 aziende su 120.000 mq, 20% di spazio in più, 33 grandi marchi, 20 Paesi, oltre 3.000 moto, un grande padiglione in più, un restyling completo e una crescita delle presenze professionali. E, nonostante il meteo, superato il picco dei 170.000 visitatori. Questa è l’edizione di MBE più grande di sempre, nei numeri e nella qualità”.
Nel padiglione 1 troviamo l’area del bike show denominata “Premium Selection”, davvero molto curata, con un’esposizione che valorizza le moto, ammesse dopo un’attenta selezione, le eleganti pedane su cui sono state posizionate, la possibilità per il pubblico di entrare nel bike show per poterle ammirare da vicino è stato molto apprezzato da tutti ed è stata sicuramente un’idea vincente.
Sempre nel padiglione 1 troviamo l’esposizione di US Cars con alcuni importanti car club; 50’ Brothers CC, Rumblers CC e Portoricano CC da Roma. Inoltre presenti anche i ragazzi del West Side Custom Show ed Entracque che ospitavano anche i Survivors MCC di Mekka of Chopper, presenti anche in forze gli organizzatori di Punta Chourchevel, alias Punta Bagna, che promuovono il loro evento di inizio luglio.
Nel padiglione 2 troviamo l’area shopping, stand di abbigliamento e le classiche “bancarelle” che solitamente animano tutti i nostri motoraduni. Nel padiglione 4 si è voluto concentrare tutto il cuore del settore custom; le officine specializzate, le aziende di accessoristica e parti speciali e gli stand di abbigliamento che non hanno trovato posto nel 2. Direi che questo padiglione, a mio gusto, insieme al primo è quello che maggiormente mi è piaciuto, stand di ottimo livello, il valore delle officine che erano rappresentate molto alto. Bellissimo lo stand della Indian che nella giornata di venerdì ha presentato tre nuovi modelli. Presenti tutte le più importanti aziende di accessoristica e parti speciali. Immenso lo stand di Motorcycle Storehuose, presente con tutti i suoi partners. Zodiac con il suo tradizionale truck ricco delle ultime novità. Rebuffini Performance leader nell’accessoristica di prodotti after market per Harley-Davidson e Vity’s Design che si è ritagliato di fatto uno spazio di tutto rispetto con i suoi prodotti. Completavano il quadro delle aziende di punta Pedrali Wheels e Jonich produttori di cerchi speciali e Fg Racing per quanto riguarda le forcelle.
Il padiglione 6 era riservato ad alcune case ufficiali presenti a MBE: BMW, Harley-Davidson, Aprilia, Kawasaki, Moto Morini e Triumph. Il big delle sospensioni Andreani Group per Ohlins con quanto di meglio offre la sua linea.
Visitare MBE è un’impresa, è talmente tanta l’offerta che ci vorrebbe molto di più di un week- end, tante sono le iniziative, gli spettacoli, le presentazioni e i convegni che fanno da corollario a tutta la kermesse e bisogna veramente impegnarsi per seguire tutto.
Il padiglione 4 riservato al custom è quello che maggiormente mi è piaciuto, deformazione professionale lo ammetto non ci posso fare niente. Che dire dell’angolo dei Sinners dalla
Svezia, già solo quello valeva da solo il viaggio a Verona. Poco lontano Los Sicanos di Pepe Lazzara e T Quatre Motorcycle di Steph Grand, vincitore di MBE Award nel 2024. Pepe oltre all’incredibile Vicla “Filu Rosso” che ha vinto il best a “Eternal City” e “Motorfest a Racalmuto nel tempo libero durante le feste natalizie si è misurato con la sua prima club style su base Dyna, la “Zingarella”.

Abbiamo passato in rassegna molti stand di customizer.
Boccin Custom Cycles: Venetia47 è la sua ultima realizzazione, motore e cambio di un Knucle del 47, forcella anteriore di una Triumph, moltissimi particolari realizzati artigianalmente tra cui spiccano il serbatoio benzina e olio in vetro di Murano, si avete letto bene, vetro soffiato di Murano e il parafango posteriore. Tappo serbatoio e pomello cambio a mano in vetro massiccio, sella realizzata da Basso Tappezzerie con la stoffa identica a quelle utilizzate nelle sedute delle gondole.
Bad Boys Garage: Lorenzo Nisi & C quest’anno hanno portato un progetto, forse meno radicale, rispetto alla H-D Nighster 975 Monza presentata nel 2024, ma che conserva il filo conduttore della prestazionalità e performance. Base di partenza una H-D Softail Standard a cui è stata montata una componentistica after market di altissimo livello: sospensioni, impianto frenante, motore, diciamo che il 70/80% della moto è stato rivisto e potenziato. Bellissima la livrea realizzata da Dox Design che valorizza in maniera impeccabile questa preparazione.
Biker Sheriff: se non sbaglio erano un paio di anni che mancavano da MBE, quest’anno Ivan e Mauro sono arrivati “incazzatissimi e ventre a terra” cinque special da paura di cui una bagger che segna un punto di rottura con quelle viste fino ad oggi. Telaio e motore H-D M8 114” rivisto, cerchio anteriore da 260” con gomma da 180, la parte posteriore è una monoscocca in alluminio in un unico elemento, nella parte sinistra è alloggiato il serbatoio benzina, sulla destra il bauletto. Il finto serbatoio anteriore altro non è che la cassa acustica dell’impianto audio, che a prima vista deve avere una potenza terrificante. Sospensioni elettro-idrauliche Gubellini e scarichi Kraus. Le linee di queste moto si rifanno in qualche modo alla Lamborghini, il proprietario possedendo un’auto del genere ha voluto replicare una Lambo-bike, direi che ci è riuscito.
“Desdemona” invece è una curatissima Chicana su base softail 1340 Evolution, da catalogo c’è molto poco, basti pensare che tutta la carrozzeria stock è stata modificata, parafanghi allungati, serbatoio benzina unito, scarichi handmade, dischi freni placcati in oro e ciliegina sulla torta verniciatura di Cichera e un lavoro di cesellatura incredibile di Andrea Gallinaro.
Niko Bikes: dopo i chopper, le racer, i restauri e le bagger a Nico Colonna per chiudere il cerchio mancava un club style, detto fatto pronti via. Base di partenza un “brutto” Superglide del 2008, telaio e motore pesantemente modificato, puntale e serbatoio hand made, cupolone di un Low Rider ST, avantreno e impianto frenante Rebuffini, valorizza il tutto una sapiente verniciatura di Dox Design.
DMC TOYS 4 MEN: l’officina astigiana di Demetrio Piccolo presenta una bella realizzazione in stile chopper, Motore telaio e forcelle di un Panhead del 48, motore stock ma rivisto e revisionato, ruote a raggi, quella anteriore di Kustom Tech impreziosita da due tamburi dello stesso produttore, quello posteriore funge anche da corona per la trasmissione. Moltissimi particolari handmade: serbatoio, parafango, tutta la parte
riguardante i comandi, manubrio incluso, l’asse del cambio a mano, sella ovviamente. In particolare il serbatoio è stato realizzato su più livelli, incastonando anche una pancia in alluminio interamente lavorata. Scarichi handmade. Questa moto grazie alla passione per il proprietario per la cultura orientale è ricca di dettagli che richiamano la sacralità buddista, la simbologia che vi ritroviamo ne è testimonianza tangibile. Cisko, Francesco Aloisi ne ha realizzato magistralmente la verniciatura.

Malparidos: l’azienda svizzera produttrice di una linea di scarichi performanti, porta in fiera due special di ultima realizzazione. In particolare una Road Glide in stile performance bagger del 2022 con motore S&S da 128”, nuove camme ed iniettori, scarico 2 in 1 in titanio Malparidos, forcellone posteriore Viti’s Design ricavato dal pieno con un blocco di alluminio di 80kg a fine lavorazione 8kg. Parafanghi in carbonio, trasmissione finale a catena, verniciatura Tody Design. Zeus, questo il nome della moto, è un esemplare perfettamente omologato anche se una bestia del genere si troverebbe molto a suo agio soprattutto in pista.
Archi Garage: Antonio ci ha messo tutta l’anima su questa elegantissima Chicana, un progetto rimasto nel cassetto per un anno e mezzo e ultimato in tre mesi per presentarla a MBE. Base di partenza un Heritage 1340, motore rifatto completamente, molto particolare la cesellatura sui cilindri, tutta la carrozzeria in ferro, quindi niente vetroresina, telaio modificato con inclinazione del rake del canotto di sterzo. Manubrio diametro 45 impreziosito dalla cesellatura, comandi Kustom Tech, ruote a raggi magnifiche ed entrambi i parafanghi sono valorizzati da inserti in vetro che lasciano intravedere la gomma e a secondo della luce che si rinfrange.
Motofficina Marinelli: con loro non sbagli se vuoi un chopper devi per forza passare per Latina. La special che hanno presentato a MBE è uno di questi, poco appariscente ma davvero molto cool. Telaio rigido modificato ristretto la culla e dato l’inclinazione desiderata in stile chopper da Mirco ed Ezio, motore e cambio stock 1340 evo, ovviamente revisionato completamente. Scarichi handmade, oil tank stock ma modificato per accompagnare la linea del telaio, manubrio, sissi bar, così come lo è il bel serbatoio fiammato, forcella Wide Glide Shovel degli anni 80.
Bside Motorcycle: Dennis è il vincitore del premio Young Builder a Rombo di Tuono 2024, uno spazio espositivo alla realtà emergente in attività da meno di tre anni che Paola Somma & C, hanno messo a disposizione per l’officina toscana distintasi a Brescia. Amante delle springer e anche su questa softail custom dell’88 non poteva mancare, a prima vista sembra quella originale invece è una after market che la riproduce in maniera molto fedele. Serbatoio benzina e quello dell’olio, molo bello, sono handmade, così come i comandi pedale e manubrio. Ampio uso dell’ottone e del bronzo nautico, tubazioni in rame, è un po’ il segno distintivo di Bside Motorcycle, scarichi anch’essi handmade e una coraggiosissima sella che non passa certo inosservata. Molto bella la tonalità di candy della verniciatura.

Sabato è andato in scena l’MBE Award, la giuria internazionale del premio più ambito della manifestazione, ha visto per questa edizione una formazione tutta americana: Paul Yaffe, Satya Kraus, Danger Dan e Cary Brobeck, editore di Choppers Magazine hanno selezionato le 10 migliori moto di MBE 2025, per scegliere la più bella del salone.
Tra le top 10 figuravano Calle Wiman, Malparidos, Boccin Custom Cycles, DMC Toys for Men, Northern Growl Garage, Motofficina Marinelli, Biker Sheriff, Los Sicanos e Nikobikes.
Ma la vincitrice eletta all’unanimità è stata la Harley-Davidson WLA del 1942 “Lucifer” di Gallery Motorcycles da Rezzato (BS), realizzata da Mirko Perugini per l’imprenditore e collezionista Damiano Roncaglioni. Ricca di dettagli handmade, ma anche di una coppia di cerchi Jonich Wheels ricavati dal pieno che riprendono la linea delle eliche degli aerei da combattimento della Seconda Guerra Mondiale, la Lucifer richiama alla mente le racer H-D che correvano negli Anni 40, celebrando ancora una volta, come tutte le special pensate e realizzate dal duo Perugini-Roncaglioni, i successi della Motor Company in campo agonistico.
Il King of Custom si porta a casa un motore Ultima Competition Series Twin Cam 100″ del valore di 8.000 euro offerto da Custom Chrome Europe.
Ultimo appuntamento andato in scena domenica è la premiazione del nuovo format Premium Selection e il bike show di LowRide, che tradizionalmente chiude la manifestazione veronese. Il risultato finale vede quale best of show la Street-Cobra di VMcycles, una Street Glide del 2008 spogliata della sua livrea e ricucita con un vestito in alluminio, un tributo alla AC Cobra Shelby, iconica spider americana. Oltre 1300 ore di lavoro, carrozzeria interamente battuta a mano, sella Tappezzeria Basso con una fibbia di una cintura che funge da chiave di accensione. Manubrio e comandi handmade. Con la vittoria nella Premium Selection Verner si aggiudica una Royal Enfield Shotgun 650, che dovrà customizzare e presentare a MBE 2026.

Testo e foto: Corrado RdT.

#20 HILLS RACE

Un week-end davvero adrenalinico, le tribune ai lati della pista sono sempre state affollate, il meteo ha retto almeno nei due giorni del fine settimana garantendo sole e temperatura accettabile.

#20 HILLS RACE by AMP (Drag Race Italy )                                   13-15 / 09   RIVANAZZANO (PV)

2004-2024 una striscia d’asfalto lunga vent’anni che i ragazzi di American Motors Pavia con tanta passione e impegno continuano imperterriti ad organizzare nell’aeroporto sportivo Francesco Baracca di Rivanazzano Terme.
Quella a cui abbiamo partecipato è stata la sessione autunnale che ha visto la partecipazione di oltre cento piloti sfidarsi sul quarto di miglio. Manifestazione unica nel suo genere, qui si picchia duro sul serio quando “l’albero di Natale” accende tutte le sue luci sulla strip line, niente è lasciato al caso, ci sono i cronometristi ufficiali e il direttore di gara, inflessibile come lo è il display del cronometro.
Nella giornata di sabato si sono svolte le prove di qualificazioni per decidere le batterie degli equipaggi che si sarebbero sfidati in gara domenica. Quest’anno per la prima volta in pista gareggiavano anche le moto sulla distanza dell’ottavo di miglio. Molte le nostre vecchie conoscenze.

Natale di Motoranda, il lupo perde il pelo ma non il vizio della manetta del gas aperto, Emporium Garage, RCK Roll’n’Chop, American Dream di Angelo Lanciano, con una BMW in stile Mad Max, l’incontenibile Piffio di Meccanicamente che si è sparato due tre lanci da urlo. Importante anche la presenza di due club; BRM Racing Team che fa capo a Pippo del Charter HA di Milano che ha messo insieme un team molto agguerrito: i ragazzi di Pro Moto e Doctor Galloni per la parte tecnica e come driver si avvalgono di Giuseppe Taverna che sta facendo ottime performance. In pista anche i Retzi MC che gareggiavano con uno Sportster XR 1200. Un altro protagonista dei lanci un gentleman driver Hubert Wieser anch’esso membro HAMC in sella ad un H-D Dyna.
Le auto come sempre sono le principali protagoniste della manifestazione, anche se devo dire che le moto hanno dato freschezza e brio a tutto l’evento. Per le auto diverse le categorie in gara: Junior Dragster riservata ai piloti in erba, le classi A1-A2-A3, la Super Gas, Suoer Comp, Pro Et e la classe regina la Super Pro Et con dei veri e propri mostri da svariate centinaia di cavalli. Le auto che in uscita superano i 241 km/h devono essere minute di apposito paracadute, per frenare il mezzo in sicurezza.

Un week-end davvero adrenalinico, le tribune ai lati della pista sono sempre state affollate, il meteo ha retto almeno nei due giorni del fine settimana garantendo sole e temperatura accettabile. Importante le presenze del dealer di zona H-D Pavia con alcuni modelli di punta messi a disposizione per i demo ride.
L’appuntamento con i ragazzi di American Motors Pavia è a giugno 2025 con l’edizione primaverile Wide Open per tutti gli amanti di questo affascinante sport motoristico.


Testo e Foto: Corrado (Rombo di Tuono)

#9 Roll’n’Flat (Beach Race)

Il colpo d’occhio è incredibile pare di essere catapultati negli anni 50, mezzi da paura e atmosfera veramente coinvolgente.

#9 Roll’n’Flat (Beach Race) by ’50 Brothers Car Club                                     5/7 settembre Caorle (VE)

Al primo impatto pensavo di sognare o aver digitato male la località sul navigatore, se non fosse stato per lo slang in stile La Serenissima Repubblica di S. Marco del tipo con lo spritz in mano alle 9,15 della mattina che mi ha riportato con i pedi per terra. Non ero arrivato su una spiaggia della California, ma in quella molto più nostrana di Caorle Beach.
Evento unico nel suo genere è una gara rievocativa che si svolge sulla spiaggia a cui possono partecipare esclusivamente auto, hot rod, patina, custom e motociclette H-D pre evolution.
Il colpo d’occhio è incredibile pare di essere catapultati negli anni 50, mezzi da paura e atmosfera veramente coinvolgente. Lo spirito è goliardico ma quando lo starter scandisce al microfono il fatidico “three, two, one….go go go”, anche al più tranquillo dei driver sia esso al volante di Hot Rod, sia che stia stringendo un manubrio di un Knuckle, gli si chiude la vena, l’adrenalina va a mille, le tempie pulsano e si cerca l’aderenza migliore per scaricare tutta la potenza possibile e immaginabile degli otto o due cilindri e la cosa vi assicuro non è per niente semplice. Le ruote affondano e basta un niente per insabbiarsi con l’auto o con le moto finire fuori pista.

Per tutto il giorno è un susseguirsi di lanci, alcuni perfetti altri da dimenticare ma non importa lo spirito della Beach Race è tutt’altro. Notevole l’afflusso di car club e appassionati provenienti da tutta Europa, la Beach Race o meglio il Roll’n’Flat si svolge con cadenza biennale, le auto in “gara” sono tutte scrupolosamente controllate dagli organizzatori, nel rispetto dell’originalità delle vetture, tutte le parti devono essere coerenti e perfettamente conservate, bandite tutte le diavolerie moderne nascoste sotto un vestito d’epoca. Niente turbo, regolatori di aderenza, guide servoassistite e quattro ruote motrici.
Tutto intorno alla “pista” si svolge un’esposizione a cielo aperto di mezzi veramente particolari, molti i Car Club che hanno raccolto l’invito dei ‘50 Brothers CC, credo che siano state più di un centinaio le auto in esposizione e altrettante nel parco chiuso riservato a quelle in gara. Le moto ammesse nell’area erano tutte di un livello altissimo, niente Twin Cam e nemmeno Fuel Ignition ma solo della vecchia gloriosa ghisa d’annata perfettamente conservata e in assetto da guerra.

Una buona dozzina gli espositori, tutti rigorosamente selezionati, tra cui abbiano ammirato quello delle Indian con quattro capolavori d’epoca.
Unica note dolente la questione parcheggi, manca un’area per le moto che non possono accedere alla spiaggia e per le auto un vero delirio.
Ottima invece l’organizzazione dei ’50 Brothers CC che ci riproveranno nel 2026 cercando di bissare il successo di questa appena conclusa.

Testo e foto: Corrado RdT

27° FESTA BIKERS

Diversi i gruppi presenti a Festa Bikers: HAMC Cremona, Furious Lions MC, i ragazzi delle Indian dell’IMRG, noi di Rombo di Tuono, I Fanatici del 1340 con le loro splendide moto, gli Sgagnamanuber e i BACA che seguivano l’area attrezzata per i bimbi.

27° FESTA BIKERS                                         COLOGNO al SERIO (BG) 20-25 AGOSTO 2024

Per spiegare Festa Bikers bisogna riavvolgere un po’ il nastro. Sabato 26 agosto 2023, 26° Festa Bikers, siamo a metà pomeriggio e tutto procede per il meglio, sole alto e caldo di stagione, improvvisamente si scatena dal nulla un mezzo uragano, diversi danni alle strutture, per fortuna nessuno si fa del male, ma il motoraduno si svuota, tutti scappano, un fuggi fuggi generale, gli stand vengono chiusi, qualche concerto salta e solo verso le 22.00 la situazione torna sotto controllo anche se il raduno nella giornata di maggior affluenza è parzialmente compromesso.
Situazioni del genere taglierebbero le gambe a chiunque, un anno di preparazione tre settimane a spaccarsi la schiena per allestire tutto e basta che gira storto il tempo e tutto viene vanificato. Sfido chiunque a continuare o salutare tutti e ad agosto godersi le ferie con la propria famiglia.
Agosto 2024, un anno dopo, della crew di Festa Bikers nessuno ha abbandonato la barca, uniti più che mai tornano a spaccarsi la schiena per mettere in piedi la 27° Festa Biker 2024. Questo gruppo di ragazzi Bergamaschi sono una vera forza della natura a cui va il massimo rispetto.
Noi arriviamo di venerdì e notiamo che l’affluenza è impressionante, il Festa Bikers Village è vivo più che mai. Due palchi in cui nei sei giorni di motoraduno si sono esibite una decina di band, sabato in particolare gruppi di notevole importanza Sabotage, Razgate e l’esibizione clou è stata quella degli Enforcer , gruppo metal svedese che ha scatenato il mare umano sotto il palco.

I numeri di Festa Bikers 2024 sono impressionanti: 80.000mq di villaggio, 2 palchi, 7 tensostrutture, un’area customizer con una dozzina di officine specializzate, un’area artistica- Kustom Lab- ideata e coordinata da Davide Aresi, che è un vero e proprio fiore all’occhiello, un ring dove si sono svolti combattimenti di pugilato e free combatt, The Wall of Death di Davide Terenghi che insieme al maestro Jagath Perera hanno entusiasmato il pubblico nel motodrome del Muro della Morte, esibizioni di stunt men tra cui quei pazzi scatenati di Gaetano Scirè e Samuele Colombo.
La rivista LowRide ha curato il bike show riservato alle officine che ha visto premiate le preparazioni di Customade con una H-D Fat Boy, PDF con uno splendido Guzzi stile Le Mans, Asso Special Bike con un V Rod esagerato con turbo e ruota da 400, la H-D Dyna “la Geko” di Meccanicamente si aggiudica il Best Paint grazie alla sapiente opera di Dox Art Factory, mentre la Best of Show è appannaggio di RCK Roll Chopp con una realizzazione in stile Chicano su base H-D Heritage finemente cesellata da Gallinaro e verniciatura di Dox Art Factory. Motor Bike Expo ha premiato i primi tre
classificati con delle bags , mentre Motorcycle Storehouse main sponsor ha messo a
disposizione un kit ammortizzatori PS 430 Heavy Duty per H-D.

Parallelamente si è svolto anche il Garage Made, contest riservato ai privati, dove Sergio Bolis con H-D Heritage e Federico Milano con una Yamaha XVS 100 hanno sfiorato la vittoria che è andata a Francesco Camardella con una Yamaha Dragstar 650 molto elegante. Diversi i gruppi presenti a Festa Bikers: HAMC Cremona, Furious Lions MC, i ragazzi delle Indian dell’IMRG, noi di Rombo di Tuono, I Fanatici del 1340 con le loro splendide moto, gli Sgagnamanuber e i BACA che seguivano l’area attrezzata per i
bimbi. Incessante l’afflusso di visitatori per tutti i giorni della manifestazione, un vero e proprio fiume umano e nonostante la presenza massiccia di abitanti dei paesi limitrofi, Festa Bikers non perde la sua biker’s attitude, rimanendo fedele alla sua impostazione di manifestazione motociclistica/bikers per eccellenza.
Penso che il karma torni indietro e i ragazzi di Festa Bikers meritano tutto il successo per questa 27* edizione davvero incredibile, per quello che fanno ma soprattutto
per come lo fanno.

Testo: Corrado RdT
Foto: Corrado RdT and Giorgio Simone, Francesca Cipriani, Debran Studios and Tiziana Calzana

ROCK’N’BIKE 2024

Rock’n’Bike ha due componenti fondamentali; la musica e le moto, punto. Tutto gira intorno a questi due fattori.

ROCK’N’BIKE 2024                       by FURIOUS LIONS MC BRESCIA                           26/28 luglio 2024 Palazzolo S/Oglio (BS)

Le radici del Rock’n’Bike affondano da molto lontano, fine anni 90 per essere precisi, un manipolo di amici di vecchia data nel pieno fermento del movimento bikers, dà vita ad un motoraduno che diventa ben presto un punto di riferimento per tutta la nostra provincia.
Era il periodo della moto caricata venerdi al termine della giornata lavorativa, sacco a pelo e pieno di benzina, per i problemi se ne riparlava lunedì, sempre che dopo tre giorni di festa, ci si ricordasse ancora quali essi fossero mai.
Quel gruppo di amici erano i Jokers: terribili, indisciplinati e difficilmente “addomesticabili”. Erano i primi ad arrivare ai raduni e gli ultimi ad abbandonarli.
Sono passati molti anni da allora, dei vecchi Jokers è rimasto solo Diego, carismatico leader del gruppo, molta acqua è passata sotto i ponti ma lo spirito di questi ragazzi è rimasto immutato come allora. La strada per loro è stata molto impegnativa e spesso decisamente in salita, ma non si sono mai persi d’animo ed oggi il gruppo è forte e strutturato con l’innesto di molti giovani e non, Furious Lions MC. Beppe Annoni ne è il presidente ed anche la sua è una storia importante, dalle Giacche Blu ad oggi, insieme a Diego è uno dei padri fondatori del gruppo.

Rock’n’Bike ha due componenti fondamentali; la musica e le moto, punto. Tutto gira intorno a questi due fattori. Rispetto all’edizione 2023, quest’anno è stato fatto un salto notevole in tutta l’organizzazione del motoraduno, la location sicuramente invidiabile in tutti i sensi, il parco Metelli. Buona la presenza di espositori e variegata l’offerta culinaria proposta, in grado di accontentare tutti i palati.
Venerdì come al solito il raduno si anima quando inizia a farsi sera. Si stacca dal lavoro e si parte. Sul palco ad aprire le danze i Palmer e a chiudere i Motorhell, tribute band Motorhead con un’esibizione molto tirata.
Sabato è la giornata clou per eccellenza, il caldo si fa sentire, ma l’ampia zona alberata del parco Metelli riesce a mitigare il senso di calura. Moltissimi i gruppi intervenuti, elencarli tutti sarebbe impossibile. Le spine delle birre girano a mille e gli street food grigliano a pieno regime.

Ci teniamo a ricordare il grave lutto che ha colpito i Blue Devils Mc , per la perdita del “Timido”, presente la sera prima al raduno e scomparso la mattina del sabato. Lutto che li ha costretti ad abbandonare la festa per stringersi intorno alla famiglia del loro fratello.
Purtroppo la vita gioca questi brutti scherzi, c’è poco da fare.
La proposta musicale del sabato sera prevedeva l’esibizione degli Apple of Sodom, tribute band di Marilyn Manson e a chiudere quella dei Manara Gang, storico gruppo bresciano che ha scaldato come non mai il folto pubblico assiepato sotto il palco.
Il Rock’n’Bike 2.0 ha inserito la marcia giusta, i Furious sono stati ripagati dall’impegno profuso e noi non possiamo che incitarli ad andare avanti perché queste manifestazioni non fanno altro che essere momenti di aggregazione, per chi come noi, ama questo sistema e che non devono disperdersi.

Testo e foto: Corrado RdT

HOT SPORTY (8° SPORTY MEETING)

Fortunatamente il meteo non ci ha regalato brutte sorprese regalandoci un’ottava edizione di Sporty Meeting sicuramente “Hot”, nel vero senso della parola.

HOT SPORTY (8° SPORTY MEETING)                                     GRAZZANO VISCONTI (PC) 29/06/2024

Per la sesta volta Sporty Meeting torna a riempire il piccolo borgo medievale di Grazzano Visconti, che sommando le due edizioni precedenti; la prima fu un’edizione itinerante e l’altra statica in provincia di Lecco, porta all’attivo otto magnifiche edizioni per questo evento unico nel suo genere, riservato agli appassionati della small-block della Factory.
Molta la carne al fuoco in questa edizione di Sporty Meeting: confermato anche quest’anno l’Adventure Village, area tematica dedicata alla Pan America, dove oltre all’esposizione di esemplari customizzati, c’è stata la possibilità di partecipare al “Fuori Strada Leggero”, brevi escursioni su strade bianche della zona, grazie alla disponibilità di Max Brum di Enduro Republic che ha guidato i partecipanti in questa emozionante esperienza di off road.
La concessionaria H-D Pavia è presente con l’organizzazione dei demo ride dei nuovi modelli della gamma 2024, mentre nel tardo pomeriggio sono arrivati i partecipanti della decima edizione della “Italy 500 Miles” per il controllo orario e il timbro nella prima tappa di questa gara di regolarità, che ha preso il via dalla concessionaria H-D Pavia proprio oggi in concomitanza con lo Sporty Meeting.
Nutrita la presenza di stand, una quarantina, tutti qualitativamente di ottimo livello: aziende di accessoristica, abbigliamento, gioielli, manifattura e artistico.
Anche quest’anno i Lowlanders MC con il charter di zona sono presenti allo Sporty Meeting.

Alcuni temerari con largo anticipo sull’’apertura dei cancelli, premevano all’ingresso impazienti di percorrere quei pochi metri sul “red carpet” che li divideva dal set fotografico dove per tradizione ogni sportsterista viene immortalato nella photo-banner 2024. Per questi intrepidi e affezionati appassionati l’organizzazione ha fatto confezionare 800 “Welcome Bag” contenente gadget offerti da diversi espositori e partner. La patch 2024 come tradizione riporta l’effige di uno stemma di un peanut della Sporty, quest’anno la scelta è ricaduta su quella della “seventy-two” la splendida sportster 1200 che è stata in produzione solo per un breve periodo di tempo, diventata per questo un prezioso esemplare da collezione.
Si narra che quei pazzi degli Sportsteristi Lombardi organizzino in occasione dello Sporty Meeting una carovana per raggiungere Grazzano in gruppo, quest’anno erano in trecento moto, avrei pagato chissà quanto pur di vederli sulla A1 compatti e allineati prendere posizione sulla corsia centrale della carreggiata e ancora di più vedere la faccia del povero casellante che se li è visti arrivare al casello.
Come consuetudine le moto dei professionisti possono essere esposte ma senza partecipare a nessun contest all’interno del circle, mentre solo le moto dei privati hanno la possibilità di iscriversi al bike show. Noi come Rombo di Tuono da vari anni abbiamo il compito e l’onore di premiarne una, la scelta quest’anno è ricaduta su un sporty abbastanza datato di Mirco Maraini, che ci ha lasciato veramente a bocca aperta per le soluzioni tecniche adottate su questa moto. Due anni a tempo perso per realizzarla ed il risultato è stato stupefacente. Mirco non è un professionista ma un semplice appassionato, nella vita tecnico meccanico di grandi macchinari per la perforazione di gallerie, possiede una manualità e un ingegno fuori dal comune.

La giuria era composta da Paolo “Cippi” Tradati che premiato la “Best Nostalgic” aggiudicata da Corrado Prandina, Chiara Ki per il premio alla Best Lady che è andato ad Aurelia Boccia, il Best Paint lo ha decretato Andrea Marinoni di Kustom Family, suoi gli splendidi premi. Per la categoria Best Modified è sceso in campo nel ruolo di giudice Paolo Ghiringhelli, che premia la Sportster dello spagnolo Calella. Mentre la Best of Show viene decisa da Giuseppe Roncen di LowRide. Vperformance decreta la sua best premiando con un assegno da mille euro, Parts Europe con Stefano Erba che ha premiato lo Sporty 4 candele di Paolo Frassine e per finire Gimi Creations ha consegnato un suo gioiello ad un concorrente. Rudi Smaila e mister Luca “Godzilla” Franchini si sono alternati sul palco centrale in veste di animatori e presentatori del contest, non vi dico quello che sono stati capaci di combinare, tenendo vivo l’interesse del pubblico. In sintesi Sporty Meeting si riconferma una manifestazione di ottimo livello, portata avanti con grande impegno da un gruppo di appassionati a cui fanno capo Paolo Ghiringhelli e Juri Re Cecconi che con grande spirito collaborativo e molta professionalità, realizzano da otto anni un evento unico nel suo genere.
Fortunatamente il meteo non ci ha regalato brutte sorprese regalandoci un’ottava edizione di Sporty Meeting sicuramente “Hot”, nel vero senso della parola.

Testo e foto: Corrado RdT

30° EUROPEAN HOG RALLY

Fonti ufficiali parlano di 50.000 moto che hanno invaso il paese, difficile averne la conferma, erano comunque una moltitudine mai vista, molti chapter provenivano dall’estero solleticati dalla possibilità di passare una settimana di vacanza in Italia.

30° EUROPEAN HOG RALLY                                                SENIGALLIA 6-9 GIUGNO

Dopo il 110° anniversario della Mo.Co. tenutosi ad Ostia 12 anni fa, torna in Italia un grande evento internazionale dedicato agli appassionati del marchio Harley-Davidson, il 30° EUROPEAN HOG RALLY che approda a Senigallia, in verità avrebbe dovuto svolgersi qualche anno fa ma l’emergenza sanitaria bloccò tutta l’operazione concretizzatasi finalmente solo quest’anno grazie all’impegno e alla perseveranza di Emiliano Usai, Hog Manager H-D.
Il meteo incerto di questa pazza stagione pare abbia dato una tregua, almeno per questo week-end, favorendo la migrazione delle aquile cromate che con la consueta “arroganza” prende possesso della A14 Adriatica in direzione Ancona. Ogni autogrill è una tappa obbligata, benza, sigaretta e pipì, l’atmosfera è allegra e si rivela spesso l’occasione per rivedersi e salutarsi prima di arrivare alla meta.
L’evento si svolge su tre situazioni ben distinte nella parte storica della città marchigiana; la prima nella Rocca Roveresca, una fortezza del XV secolo, trovano spazio gli stand non ufficiali di merchandise, l’area del Vida Loca che ha fatto registrare il sold out ogni sera mettendo a ferro e fuoco tutta la Rocca facendo ballare gli hoggers presenti fino a tarda notte , in piazza Garibaldi c’era il palco centrale dove si poteva assistere a dei concerti, il Motodrome del Muro della Morte che regala sempre forti emozioni agli spettatori, uno stand ufficiale adibito a museo storico dove erano esposti una dozzina di modelli di varie epoche, vera chicca per gli amanti dell’old style del marchio di Milwaukee e una serie di food truck che provvedevano al ristoro degli astanti.

Per finire al Foro Annonario di Piazza Simoncelli, in una location veramente suggestiva, era esposta tutta la gamma Harley-Davidson 2024. Demo ride, stand ufficiali di merchandise completavano il pacchetto offerto di questo 30° European Hog Rally.
Venerdì pomeriggio sul palco centrale di Piazza Garibaldi si è svolto il bike-show che vedeva premiate tra le altre la H-D 975 di Bad Boys Garage, la performance bagger di Marco Sonnino realizzata da Vallese Garage, la Panamerica di Danilo Secli, la MG 32 realizzata qualche anno fa da Biker Sheriff e il WL del 51 di Hazard Motorcycle.
Best of show se lo aggiudica Mirko Perugini di Gallery Motorcycles con l’ultimo progetto del collezionista bresciano Damiano Caputo Roncaglioni, Good of Bless, telaio e forcella anteriore hand made, motore Evolution 1340 con i castelletti ricavati dal pieno ed a vista, comandi Kustom Tech, verniciatura realizzata da Dox Art Factory e una linea che avrebbe fatto impazzire perfino il buon Burt Munro.
Bike show che ha visto come ospiti d’onore Karen Davidson, figlia di Willi G., Jochen Zeitz CEO di Harley-Davidson e il pilota Joan Pedrero.

Quattro giorni da incorniciare: mare, moto, run nell’entroterra, bellezze architettoniche e prelibatezze culinarie. Ottima l’organizzazione dell’amministrazione comunale di Senigallia, grazie anche all’enorme esperienza acquisita in anni e anni di Summer Jamboree. I volontari della protezione civile e le autorità di Polizia Municipale hanno fatto in modo che tutto si svolgesse in sicurezza, senza mai essere oppressivi. Il colpo d’occhio del lungomare Dante Alighieri con l’infinita distesa a perdita d’occhio di bicilindrici parcheggiati è stato qualcosa di incredibile. Il rombo cupo e costante dei motori ha fatto da colonna sonora per tutto il week end.
Fonti ufficiali parlano di 50.000 moto che hanno invaso il paese, difficile averne la conferma, erano comunque una moltitudine mai vista, molti chapter provenivano dall’estero solleticati dalla possibilità di passare una settimana di vacanza in Italia.
Penso che tutti i partecipanti portino con sé l’emozione di aver vissuto qualcosa di eccezionale, che solo chi ha nel proprio DNA l’amore e la passione per questa motocicletta sa apprezzare, che agli occhi di un profano anche se cercassimo di spiegarglielo siamo certi che non capirebbe.

Testo e foto: Corrado RdT

1° ROMBO DAY & RCK RUN

Poco prima di mezzogiorno l’arrivo del run fa registrare un notevole affollamento e le cucine iniziano ad essere messe a pieno regime, complice anche il mixer di Massimo Sabbadin che inizia a pompare scaldando l’atmosfera con della musica.

1° ROMBO DAY & RCK RUN                                              PALAZZOLO S/OGLIO (BS) 2/6/2024

“Ma si dai facciamolo”. Nasce così il Rombo Day, in una fredda serata invernale attorno ad un tavolo con Diego, Beppe e tutti i Furious Lions MC, tra una carbonara e delle salamelle fumanti.
In fondo ogni occasione è buona per trovarsi tra amici, anzi è la cosa più bella che ci deve far riconsiderare tutta la sovraesposizione dei social network, di cui ne siamo tutti più o meno intossicati, che spesso rischiano di farci perdere di vista le cose più semplici e genuine, come per esempio lo stare insieme.
Il buon Davide Ghilardi si carica sulle spalle il pesante fardello burocratico e organizzativo, mentre noi ci occupiamo delle birre da mettere in frigo. Al Rombo Day ci attacchiamo il Run di RC Kustom, tanto per tornare alle nostre origini, il tempo grazie a Dio è buono e all’appuntamento contiamo 150 moto almeno. Intanto nella piazza di Palazzolo sull’Oglio i preparativi fervono per accogliere i partecipanti del run e tutti gli amici che durante la giornata verranno a trovarci.

Per dare forma alla cosa in maniera più strutturata sono diversi gli stand presenti in piazzetta; By Stramberia di Massimiliano Viviani, Alebaida di Alessio Nardin, Gimi Creations, Effe 23, Gino Marossi, Kustom Porn e Customade con alcune delle loro più riuscite realizzazioni. Per finire noi di Rombo di Tuono e la nutrita crew di Festa Bikers.
Poco prima di mezzogiorno l’arrivo del run fa registrare un notevole affollamento e le cucine iniziano ad essere messe a pieno regime, complice anche il mixer di Massimo Sabbadin che inizia a pompare scaldando l’atmosfera con della musica.
Tra gli amici venuti a trovarci i Lowlanders MC i Chosen Few West Garda MC, Lory 666 HAMC e Paolo HAMC oltre a tanti free bikers, spero di non aver dimenticato nessuno perché tra tanta gente in piazza temo che qualcuno mi sia di sicuro sfuggito.

Nel tardo pomeriggio l’anticiclone delle Azzorre cede il passo ad una perturbazione abbastanza minacciosa, neanche il tempo di riporre armi e bagagli che su Palazzolo si abbatte un nubifragio abbastanza consistente.
Ringraziamo il comune di Palazzolo s/Oglio per la disponibilità nel concederci lo spazio in una piazza molto pittoresca, gli espositori e customizer, tutti i gruppi MC ed i motociclisti intervenuti per passare una giornata insieme ai Furious Lions e alla crew di Rombo di Tuono.

Testo e foto: Corrado RdT

20° ANNIVERSARY H-D BERGAMO

Di fatto la concessionaria Bergamasca in questi 20 anni ha guadagnato posizioni importanti nella rete italiana e non solo, la sua politica aziendale e la stima che i clienti nutrono verso di essa è un’importante riconoscimento per il lavoro svolto da tutto lo staff in tutti questi anni.

20° ANNIVERSARY H-D BERGAMO                                                S. PAOLO D’ARGON (BG) 01/06/2024

La settimana scorsa non potevamo mancare all’invito di Angelo Rebuffini e Dario Nembrini fondatori di Harley-Davidson Bergamo in occasione del 20° compleanno della concessionaria. Non è stata una cosa improvvisata tanto per, ma si è trattato di un vero e proprio evento con il coinvolgimento di aziende prestigiose che hanno rapporti di collaborazione.
Abbiamo incontrato Max di MS Artrix con tre special delle sue, Pedrali Wheels con alcuni dei suoi prestigiosi cerchi che da sempre equipaggiano le più eclatanti bike show e non solo, in circolazione. Andreani con i suoi prodotti di punta, la linea Ohlins senza dubbio. Daniela Ripamonti di Drag Specialist, i ragazzi di Welcome Rider da Roma l’assicurazione specifica pensata per noi harleisti. Salvatore Cosentino uno tra i più conosciuti e apprezzati artisti nel settore grafico. Simpson Caschi con le ultime novità del suo catalogo e l’estroso mastro orafo Melo Ilardi.

Come potete ben vedere Angelo e Dario hanno voluto dare un taglio decisamente importante alla circostanza circondandosi di aziende che rappresentano il meglio dell’artigianalità e qualità.
Fin dalle prime ore del pomeriggio l’afflusso è stato notevole, culminato in serata con musica dal vivo e la premiazione di tre special scelte dalla rivista Bikers Life.
Data l’occasione non potevamo esimerci dall’entrare in concessionaria, dove tra le altre cose, in bella mostra erano esposte una ventina di moto dall’inestimabile valore collezionistico. Moto che non sono in vendita e che Angelo e Dario hanno acquistato dopo una paziente ricerca e che custodiscono gelosamente.

Di fatto la concessionaria Bergamasca in questi 20 anni ha guadagnato posizioni importanti nella rete italiana e non solo, la sua politica aziendale e la stima che i clienti nutrono verso di essa è un’importante riconoscimento per il lavoro svolto da tutto lo staff in tutti questi anni.

Testo e foto: Corrado RdT

19° Biker Laghèe Fest

Molto curata ed a prezzi “umani” la cucina dei Laghèe che ha saputo destreggiarsi servendo un vero esercito di affamati e…assetati.

19° Biker Laghèe Fest                                                Mandello del Lario 25/05/2024

Dato che l’anno scorso ci eravamo trovati bene, in quest’ultimo week-end di fine maggio abbiamo deciso di tornare a trovare i Laghèe in occasione della 19° edizione del loro Biker Laghèe Fest in quel di Mandello del Lario.
Ultimo degli ultimi gloriosi patch club in circolazione i Laghèe qualche mese fa hanno coronato il loro status come Prospect Club, anni di perseveranza e passione premiati con un importante traguardo, primo gradino per diventare un MC a tutti gli effetti.

Affacciato sulla riva orientale del lago di Como il raduno è situato in una zona molto caratteristica e si presta perfettamente ad ospitare un motoraduno. Come sempre abbastanza nutrita la presenza di stand a tema e molti demo di alcune concessionarie tra cui BMW, Royal Enfield, Benelli, MPS e Guzzi per la gioia dei visitatori che potevano approfittarne per testare le ultime novità.
Molto curata ed a prezzi “umani” la cucina dei Laghèe che ha saputo destreggiarsi servendo un vero esercito di affamati e…assetati.
A differenza dello scorso anno i Laghèe quest’anno sono riusciti ad ottenere i permessi per poter effettuare i concerti serali, due quelli che sono andati in scena sabato sera.

Il meteo non è stato dei migliori, come in gran parte dei motoraduni svoltisi quest’anno, ma tutto sommato poteva andare peggio, tutto si è svolto con la massima soddisfazione di espositori e bikers intervenuti.
Buona l’affluenza e ottima l’organizzazione dei Laghèe che sicuramente staranno già pensando all’edizione 2025, sarà il ventennale, quindi prepariamoci a qualcosa di veramente eccezionale.

Testo e foto: Corrado RdT

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